Saturday, November 01, 2008

Back Spasms-Fear of an Obama Loss?

It happened Wednesday, I felt this pain zip though my back side, that I immediately did not question its' meaning. I had a fall at work a few months back, and my leg was still not cooperating with me, so I knew I was in trouble. But other folks are having back problems, according to an article I read on Field Negro's blog. These folks, Erica Jong and Jane Fonda are suggesting it might be an Barack Obama symptom. Jong suggest that this wave of back problems may have something to do with a fear of a Barack Obama lost and some type of potential backlash by Obama supporters. Go figure, I was thinking, time is not on none of our sides..Jane, Erica...

But, you know, which Obama supporters, these folks are referring too? It's ya'll. Yep, ya'll folks who believe that the raced white man just like to keep a brotha down. Myself, I think Jong believe ya'll folks have but just a mustard seed of self discipline. Jongs talking about bringing the boys home to be fight for McCain to beat our backsides into submission. The woman is having a Ronald King riot flashback, wouldn't you think? Are we really the ones Jong has to worry about? Or is Jong really worried about folks finally discovering how far raced white America will go to keep certain folks from achieving the ultimate American Dream under the electoral process? It's happening in many of our hometowns. Power is taken, it is not given nor is it surrendered, my people. Jong needs to read some Malcolm, Meredith, Till and even some Ida B. Wells, death is nothing new for the brothas. It was King, Jr. who stated it was best to find something to die for, Ms Jong. We are not scared..we are tired of being scared, that's why folks are standing in line (for free) to vote for Obama. Who are you going to vote for Ms. Jong? Or do you believe in the perfect storm for McCain?

Here's the article read it for yourself, and when you finished send me a translated copy, because it appears to me that Jongs has Obama listed among those folks who were assassinated:

Erica Jong La scrittrice e le paure degli intellettuali di sinistra
«Da Follett a Jane Fonda i liberal americani tutti in ansia per Obama»
La previsione: se perde è guerra civile Il sospetto: «Ci sono apparecchi elettorali che ti fanno votare McCain anche quando hai pigiato il tasto Obama»

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK - «Un' ossessione. Un terrore paralizzante. Una febbre ansiosa che non ti fa dormire la notte, spingendoti o dallo strizzacervelli o all' attivismo spasmodico o al desiderio di fuga nell' extragalassia». Così, a detta della scrittrice americana Erica Jong, l' intellighenzia newyorchese liberal starebbe vivendo gli spasmodici ultimi giorni della campagna elettorale del loro adorato idolo: Barack Obama. «Se non vince, ho deciso di emigrare ad Alpha Centauri, il pianeta di un diverso sistema solare», scherza l' autrice di «Paura di volare» e «Il Salto di Saffo», oggi una delle collaboratrici più assidue del sito politico di sinistra HuffingtonPost. Perché tutta quest' ansia pre-elettorale? «Perché è risaputo che le macchine elettorali in America sono truccate e negli stati dove si sta votando i repubblicani hanno già perpetrato frodi e razzie. E perché, a differenza dei nostri figli, la mia generazione ha vissuto in prima persona lo strazio per gli omicidi di Jfk, del fratello Robert e di Martin Luther King. Basta un folle armato di kalashnikov per uccidere anche il Sogno Obama». Lo pensa davvero? «E non son certo la sola. I miei amici Ken Follett e Susan Cheever sono preoccupatissimi. Naomi Wolf mi chiama tutti i giorni per vedere se il mio umore è più nero del suo. Ieri Jane Fonda mi ha mandato un' email per dirmi che ha pianto tutta la notte e non riesce a guarire dal mal di schiena perché la tensione l' ha ridotta ad un fascio di nervi». Lei che cosa le ha risposto? «Che anche la mia schiena è in preda agli spasmi tanto che sono dovuta correre dall' agopuntore, facendomi prescrivere il valium. Mi sono ridotta con le pezze calde...». Ma Obama è dato per vincitore da quasi tutti i sondaggi. «E lei crede che, dopo aver rubato le ultime due elezioni, i mafiosi repubblicani al potere negli stati rossi se ne staranno tranquilli ad aspettare che la democrazia faccia il suo corso? Per fortuna Obama ha chiesto uno Special Prosecutor che possa supervisionare la trasparenza delle elezioni e si sta già preparando a contestare un' eventuale sconfitta. Ne vedremo delle belle». Cosa intende dire? «Nel mio prossimo blog per Arianna Huffington anch' io chiederò a tutti gli americani di portarsi la macchina fotografica al seggio per immortalare lo schermo degli apparecchi elettorali che ti fanno votare McCain-Palin, anche quando hai pigiato il tasto Obama-Biden. Aspettatevi una marea di ricorsi che arriveranno fino alla Corte Suprema. Purtroppo molto di destra». Non le sembra di essere eccessivamente pessimista? «Ne riparleremo mercoledì prossimo quando, se Obama perde, scoppierà la seconda guerra civile americana. Ci sarà il sangue per strada, mi creda, e non è un caso che il presidente Bush abbia richiamato dall' Iraq un contingente di soldati che sotto il comando di Dick Cheney saranno impiegati nelle strade contro cittadini americani qualsiasi». È un' ipotesi apocalittica. «Gli intellettuali ebrei come me non si stupiscono più di niente, dopo otto anni di amministrazione Bush che come scrive Naomi Wolf in "La fine dell' America" ha trasformato gli Stati Uniti in uno stato di polizia, dalla tortura all' imprigionamento dei giornalisti al Patriot Act». Eppure non sono molti gli scrittori americani ad essere scesi in campo. «Tom Wolfe e John Updike sono uomini di destra e Philip Roth ormai è un eremita che conduce vita monastica in Connecticut, lontano da tutto e tutti. Però ci siamo io e Michael Chabon ed abbiamo preso il posto, rispettivamente, di Susan Sontag e Normal Mailer. Abbiamo la stessa coscienza politica ma un senso dell' umorismo che né Susan né Norman avevano». Alessandra Farkas Ossessionati Jane Fonda si è ridotta a un fascio di nervi per la tensione Naomi Wolf è sempre di pessimo umore Ken Follett è davvero molto preoccupato Scrittrice Erica Jong, 66 anni, autrice di «Paura di volare»

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